25. 2. 2023Valditara, che era accompagnato da quattro classi di altrettante scuole italiane, ha invitato a ricordare le tragedie del passato, e sottolineato come oggi Italia, Slovenia e Croazia siano unite nella difesa dei valori democratici.
10. 2. 2023Molti degli interventi hanno sottolineato il dovere di non dimenticare e di conservare la memoria, ma anche di completare un percorso di condivisione della tragedia delle Foibe e dell'Esodo, nel paese e con le nazioni vicine.
10. 2. 2023Al Quirinale la Celebrazione solenne, presente una delegazione della Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia e per la prima volta le organizzazion centrali della minoranza slovenia in Italia, ossia l'Associazione culturale ed economica slovena
9. 2. 2023La Russa ha sottolineato come la memoria di quella tragedia sia ormai patrimonio comune dell’Italia e abbia anche cambiato i rapporti fra l’Italia e gli Stati vicini.
9. 2. 2023Il ricordo della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
2. 2. 2023Segre, arrestata e deportata al campo di concentramento di Auschwitz a tredici anni, ha anche raccontato la sua esperienza personale e sottolinea come la sua missione sia “contribuire a costruire una memoria collettiva salda e civile”.
27. 1. 2023“Il nostro compito – ha detto il presidente della Comunità ebraica di Trieste Alessandro Salonichio - è quello di fare il possibile, e fare abbastanza, affinché la memoria possa essere preservata, conservata e coltivata”.
13. 9. 2022Ricco il programma dell'evento preparato assieme alla locale Comunità degli Italiani, che ha sempre espresso grande ospitalità e disponibilità alla collaborazione.
23. 5. 2022La lotta alla Mafia, ha sottolineato parlando di fronte a migliaia di studenti delle scuole, non è un'emergenza, ma deve essere un impegno quotidiano per assicurare la legalità e lo stato di diritto.
18. 3. 2022La data scelta è stata identificata nello stesso giorno del 2020 in cui i mezzi pesanti dell'Esercito italiano contribuirono alla rimozione di centinaia di bare depositate al cimitero monumentale di Bergamo, distribuendole in altre località.