Già da molti anni la pianista friulana Agnese Toniutti ha intrapreso una ricerca sulle sonorità pianistiche alternative che l'ha portata a scoprire dimensione artistiche particolari che comprendono anche quelle tecniche esecutive che oggi vengono definite tecniche estese.
Dopo i diplomi in pianoforte al Conservatorio di Udine, e poi con il massimo dei voti al Conservatorio “B.Marcello” di Venezia sotto la guida di Giorgio Lovato con una tesi incentrata sull’opera di Giacinto Scelsi, la Toniutti si è perfezionanta in diversi seminari pianistici e cameristici tenuti tra gli altri da Francois-Joel Thiollier, Massimiliano Damerini, Lya De Barberiis e Pamela Mia Paul.
Tra i suoi progetti di ricerca-performance vanno messi in luce i “ritratti” monografici dedicati a compositori contemporanei (Giacinto Scelsi, al quale si dedica da tempo sia come interprete che come ricercatrice, Giancarlo Cardini, le cui opere sono protagoniste della recente uscita discografica di Lento trascolorare, Da Vinci Classics 2020, e John Cage) e i programmi dedicati al movimento artistico internazionale Fluxus (con prime esecuzioni di Philip Corner e Dick Higgins) e alla creatività femminile dagli anni 50 del Novecento ad oggi (tra cui il progetto di ricerca sul “timbre piano” della newyorkese Lucia Dlugoszewski).
Nel suo ultimo CD dal titolo Subtle Matters, pubblicato dalla NeumaRecords, ha scelto di proporre la suite in quattro parti della Lucia Dlugoszewski, affincandolo al brano C-A-G-E di Tan Dun per concludere con una scelta di brani di Philip Corner, compositore americano che si è trasferito in Italia.
Nell'intervista con Luisa Antoni la Toniutti racconta questo suo ultimo percorso di ricerca.
Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca