Gli appuntamenti con l'approfondimento giornalistico non spariscono e sono fissati il martedì ed il giovedì alle ore 11 con “Dentro i fatti”. Proprio in quelle trasmissioni ci occuperemo anche delle elezioni per il rinnovo dei vertici dell’Unione italiana. Martedì 21 giugno toccherà a Marin Corva, candidato unico alla carica di presidente della Giunta esecutiva, mentre giovedì 23 giugno sarà la volta di Maurizio Tremul e Felice Žiža che si contendono la presidenza dell’Unione, in quello che è la riproposizione dello scontro delle ultime due elezioni parlamentari.
Sul piano globale quella appena trascorsa è stata una stagione caratterizzata dal conflitto in Ucraina. Chi credeva che in Europa non sarebbero più state possibili guerre di conquista è stato categoricamente smentito. A livello interno lo scontro tra destra e sinistra è stato durissimo e questa volta le polemiche non hanno risparmiato nemmeno la comunità nazionale italiana. La minoranza intanto è alle prese con l’ennesima campagna elettorale. Lo spettacolo non è destinato a fermarsi e si rinnoverà in autunno con le amministrative.
Vi abbiamo raccontato questo ed altro nei nostri programmi, lo abbiamo fatto anche con una miriade di testi scritti sulla nostra piattaforma digitale. Uno sforzo enorme per una piccola e motivata redazione, che è riuscita anche quest’anno a essere protagonista del panorama informativo regionale e nazionale, tanto che spesso e volentieri le nostre notizie sono state riprese e commentate da altri.
Intanto sul web e nei corridoi non mancano appunti all’indirizzo del lavoro dei giornalisti. Una pratica diffusa che non risparmia nemmeno la comunità italiana. Tutti sanno cosa si dovrebbe fare e cosa si dovrebbe dire. Tutte le critiche sono benvenute e sono più utili di tanti vuoti complimenti. Il nostro intento è stato, e sarà quello di essere intellettualmente onesti nel raccontare quello accade nel mondo, in Slovenia, nella nostra regione e nella minoranza. Il principio naturalmente è quello di essere a servizio della comunità nazionale italiana e non delle sue istituzioni o dei suoi politici. Del resto, come insegnava un mio vecchio e stimato collega, se i soggetti di cui scrivi ti lodano per quello che hai scritto devi cominciare a chiederti dove hai sbagliato.
Stefano Lusa