Dopo una serie di incontri tra Trieste e Gorizia gli eurodeputati Matjaž Nemec e Alessandra Moretti, accompagnati dalla senatrice Tatjana Rojc, si sono recati a Palazzo Gravisi- Buttorai di Capodistria per un colloquio con il deputato al seggio specifico al Parlamento sloveno Felice Žiža, il presidente della CAN costiera Alberto Scheriani, il presidente della CAN di Pirano Andrea Bartole e il vicepresidente della CAN di Capodistria Damian Fisher. Un’occasione per conoscere meglio i problemi delle due Comunità Nazionali, quella slovena in Italia e quella italiana in Slovenia, come ci ha spiegato Alessandra Moretti: "Io come deputata europea di questo collegio ho sempre avuto il compito di portare la voce di tutti i territori a Bruxelles, valorizzando le peculiarità e le minoranze, le cui istanze spero di aver fatto sentire nelle aule europee. In questo bisogna lavorare assieme. L'Europa, d'altronde, è riuscita a superare grandi ostacoli perchè ha capito che uniti si è più forti".
Stando tra Bruxelles e Strasburgo probabilmente ci si rende conto dell’importanza di affrontare i problemi in modo condiviso e sovranazionale. "Siamo europarlamentari di tutti gli europei", ci tiene a sottolineare Matjaž Nemec, "io sono l'europarlamentare sia della minoranza italiana in Slovenia sia di quella slovena in Italia e la stessa cosa vale per la mia collega Moretti. Bisogna lavorare, quindi, assieme perchè due terzi delle leggi nazionali risentono delle scelte prese dal parlamento europeo".
Una chiacchierata informale, con la quale i due eurodeputati hanno potuto conoscere meglio la Comunità Nazionale Italiana e le sue problematiche. Durante l’incontro, però, si sono affrontati anche temi di più di ampio respiro, come l’allargamento ai Balcani, in vista di un voto europeo che potrebbe rappresentare un momento di svolta per le politiche future dell’Europa, dove si fanno sempre più forti i venti del populismo e dei nazionalismi.
"Dobbiamo essere uniti nel voler bene all'Europa, perchè l'Europa siamo noi ed è stata costruita come risposta ai dolori del passato", ha detto Nemec aggiungendo che "per parlare di un futuro migliore per tutti gli europei dobbiamo capire che questo voto è essenziale e scegliere di darlo a quelle forze che uniscono e non a quelle che dividono".
Barbara Costamagna