Si sta avviando verso la conclusione il progetto “Innalzamento della qualità del sistema scolastico della comunità nazionale italiana in Slovenia e della comunità nazionale slovena in Italia" finanziato dal Fondo Sociale Europeo per il tramite del Ministero sloveno dell’Istruzione, delle Scienze e dello Sport, e coordinato dalla CAN Costiera.
Il progetto, iniziato nel 2016, terminerà ufficialmente alla fine del presente anno scolastico. A causa dell'emergenza sanitaria e la conseguente chiusura delle scuole in Slovenia e Italia, negli ultimi mesi sono stati modificati alcuni contenuti, per esempio, ricorda in una nota la CAN Costiera, sono venute meno le attività di compresenza negli asili, i coadiutori linguistici alle elementari e alle medie, qui solo in Italia, hanno continuato il loro impegno in modalità on-line, dimostrando flessibilità e duttilità, come i docenti partecipanti.
L'incontro tra le scuole delle due comunità nazionali, calendarizzato a maggio, e la conferenza finale del progetto che si doveva tenere a giugno sono state spostate a data da destinarsi. Si stanno ancora valutando le opzioni.
I mezzi del progetto rappresentanto l'unico finanziamento al di fuori di quello ordinario a favore del sistema educativo in lingua italiana. Nell’arco di questi quattro anni si sono svolte numerose attività a partire dalla prima distribuzione di 6 lavagne interattive negli istituti scolastici elementari e medi con lingua d’insegnamento italiana. Il progetto, che ha contribuito a rinsaldare i vincoli di amicizia e collaborazione tra due minoranze contermini, rileva ancora la CAN Costiera, ha spaziato dalla compresenza, una strategia didattica che ha visto i coadiutori linguistici assieme ai nostri insegnanti di asili e scuole dare corso ad una didattica particolareggiata, per passare poi ai corsi di formazione e laboratori tematici.
Visti gli ottimi risultati conseguiti dall'iniziativa, il Ministero sloveno dell'Istruzione ha accordato alla CAN Costiera la possibilità di continuare il progetto, per un periodo di ulteriori due anni scolastici, a valere sempre sui mezzi residui del Fondo sociale europeo. (ld)