Se ci pensate, nulla sembrerebbe più lontano della poesia dal nostro mondo così convulso e lacerato: più lontano da una realtà troppo spesso dominata dall'effimero e dall'apparenza. Eppure a dispetto di una morte ripetutamente annunciata la poesia resiste, con la sua bellezza e il suo senso profondo. L'ultimo anno, anzi, ricorda la Fondazione Pordenonelegge.it, è stato ricco per la poesia, perché molti poeti del territorio hanno pubblicato i loro libri, importanti momenti di un personale lavoro sulla parola. Si avrà ora la possibilità di ascoltarli in due incontri di versi senza confini, oggi a Pordenone e venerdì 5 luglio a Medana, in Slovenia, dove la Festa di poesia curata dalla Fondazione approda ancora una volta nell'ambito delle iniziative legate all'importante traguardo di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025. Leggeranno i loro testi a Pordenone, nella storica sede del Chiostro della Biblioteca civica, Beatrice Achille, Fabio Franzin, Sebastiano Gatto, Luigi Natale, Giacomo Vit e Julian Zhara. A Medana, presso l'azienda vinicola Klinec, saranno invece protagonisti Jure Mavrič, Marusa Mugerli Lavrenčič, Michele Obit, Floriana Temperato e Andrea Tomasin.
"I poeti di confine - spiega Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge - hanno vissuto e vivono in quell'area, chissà quante volte sono passati vicino di qua o di là del confine: oggi quelle stesse voci poetiche fanno del confine una metafora di ciò che unisce e rende attraversabile le terre e le culture, in poetica opposizione con i confini che dividono".
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