La scrittura della Mitteleuropa fa nuovamente tappa a Vilenica, festival - come sempre organizzato dall'Associazione scrittori sloveni - che collega culture e letterature, con particolare riguardo all'area del Centro e dell'Est europeo.
Un variegato programma di reading, incontri ed eventi scandirà, attraverso la consueta formula itinerante, l'edizione 2024, "Icarus 2.0", dedicata all'intelligenza artificiale e alle sue implicazioni sulla letteratura e sui mestieri del libro. Tema di cui si parlerà fin dall'appuntamento inaugurale di questa sera allo Cankarjev dom di Lubiana, occasione, anche, per festeggiare il Premio giovani scrittori assegnato dall'Ince per favorire la traduzione e la circolazione delle opere letterarie nei Paesi dell'Iniziativa centro europea.
Ma, al solito, Vilenica conferisce anche un premio "maggiore", attribuito negli anni a molti autori illustri, a cominciare da Fulvio Tomizza che ne fu insignito alla prima edizione del 1986: quest'anno il riconoscimento va allo scrittore Miljenko Jergović, considerato una delle voci più importanti della narrativa balcanica. Nato a Sarajevo, ma residente da lungo tempo in Croazia, a Zagabria, Jergović ha raggiunto la notorietà internazionale con il volume "Le Marlboro di Sarajevo", una raccolta di racconti scritti nel corso della guerra in Bosnia.
"Preciso ed empatico cronista di tempi turbolenti, inimmaginabili, orrendi, ma anche belli, dello spazio jugoslavo", così nella motivazione del premio che riceverà sabato, nella Grotta di Vilenica (sul Carso di Sesana), viene definito lo scrittore, i cui libri - ormai un lungo elenco - sono tradotti in una ventina di lingue: oltre che in sloveno, anche in italiano.
Non a caso Jergović, in Italia, ha ottenuto il Grinzane Cavour, il Premio Tomizza (assegnato dal Lions Club Trieste Europa), e da ultimo il Latisana per il Nord-Est. Miljenko Jergović sarà domani pomeriggio a Trieste, al Caffè San Marco, protagonista dell'evento triestino del festival organizzato dallo Slovenski klub. Introdurrà Paolo Rumiz, lui stesso tra gli ospiti di una rassegna, Vilenica, pronta a dimostrare ancora una volta - chiosano gli organizzatori - la forza della lingua e della letteratura malgrado il taglio dei finanziamenti da parte della Agenzia del libro slovena.