Storicamente legata al libro e alla cultura, e forte di un panorama editoriale vivacissimo, la Slovenia si è tuttavia scoperta a un certo punto un Paese dove si pubblica molto, ma si legge sempre meno. Le statistiche degli ultimi anni registrano infatti un continuo calo di lettori.
Secondo l'ultima rilevazione, che sarà presentata la prossima settimana nell'ambito della Fiera del libro di Lubiana, il 42% degli sloveni non legge neppure un libro all'anno, e sono solo il 6% i lettori forti che ne leggono più di 20. Scende anche il numero di lettori medi, quelli che possono dire di averne letti più di tre in un anno, che rappresentano il 33% della popolazione. Sono dati che preoccupano e che, a giudizio dei curatori della ricerca, richiedono delle politiche di intervento pubblico di promozione della lettura più incisive di quelle messe in campo finora. Resta importante il ruolo delle biblioteche, delle quali per studio o svago gli sloveni sono buoni frequentatori: il libro di narrativa, certifica il report, spesso si prende in prestito, ma aumenta la percentuale di chi lo acquista, salita nell'ultimo decennio dal 51 al 53%, con un incremento molto interessante fra i più giovani. Quanto ai canali di vendita, le librerie fisiche mantengono il primato rispetto all'online.
È molto ben frequentata, venendo al salone lubianese, anche la Fiera del libro, la rassegna editoriale slovena più importante, quest'anno a quota 40 edizioni, festeggiata con centinaia di appuntamenti fra incontri, conversazioni, presentazioni di novità editoriali e una previsione di 60 mila visitatori, da martedì 26 novembre a domenica primo dicembre. Anche quest'anno l'ingresso è gratuito, così come il bus urbano per raggiungere gli spazi della Fiera, e riduzioni sono previste per chi viaggia in treno. Presenti le maggiori case editrici nazionali, con espositori di alcuni altri Paesi e ospite d'onore la Croazia: evento che nelle parole dell'ambasciatore di Zagabria Boris Grigić rappresenta solo una delle tante forme di collaborazione culturale tra i due Paesi.
Tra gli ospiti stranieri ricordiamo per l'Italia Alessandro D'Avenia, che accompagna l'edizione slovena del suo romanzo "L'appello", dedicato al pianeta scuola.