Intorno ai grandi personaggi, si sa, è spesso tutto un fiorire di leggende. Ma la presenza di Leonardo nella valle del Vipacco, malgrado la scarsità di notizie, sembra qualcosa di più di una semplice supposizione. Nei primi mesi del 1500, dunque, il genio toscano è in Friuli, chiamato da Venezia a realizzare difese sull'Isonzo per contrastare gli assalti dei turchi: un progetto, poi abbandonato, per il quale conduce sopralluoghi anche sulle rive dell'affluente, il Vipacco appunto, proponendo la costruzione di una diga, "un serraglio mobile", che avrebbe consentito di inondare la valle e impedire il passaggio degli eserciti.
Oggi, fiera di poter annoverare una tale personalità fra i suoi ospiti illustri, la cittadina di Vipacco, che sorge fra i vigneti nel mezzo della valle omonima, è tra i soci fondatori dell'associazione internazionale "Le vie di Leonardo da Vinci", che coinvolge sei città e quattro nazioni alla scoperta dei luoghi della vita, delle opere e delle attività connesse alla sua straordinaria figura, e che ha appena ottenuto il riconoscimento di Itinerario culturale del Consiglio d'Europa.
Si tratta di una certificazione rilasciata attualmente a 48 itinerari, tra cui alcuni molto famosi come il Cammino di Santiago di Compostela o la Via Francigena, che illustrano la memoria, la storia e il patrimonio europeo. Un traguardo molto atteso e ambito da parte dell'associazione, che, anzi, proprio con questo scopo si è costituita nel 2021, riunendo le città di Vinci, Amboise, Vipacco, Istanbul, Firenze e Cesena, situate in Italia, Francia, Slovenia e Turchia.
La notizia del riconoscimento ricevuto dal Consiglio d'Europa ad un anno dalla presentazione del dossier di candidatura ha rallegrato tutti i soci, ha fatto sapere in una nota il Comune di Vipacco, "partner orgoglioso di un progetto che ha ottenuto una certificazione sinonimo di eccellenza", a conferma "dell'importanza e del rilievo internazionale del nostro lavoro".
La convinzione, qui, è che l'itinerario leonardiano possa fungere da piattaforma per uno scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche fra i diversi luoghi legati al grande artista e scienziato simbolo del Rinascimento. Ci si aspettano ricadute positive sul turismo, e sono allo studio alcune nuove iniziative, tra cui la creazione di un museo digitale dedicato a Leonardo.