Inaugurato a fine giugno con la tradizionale "Notte" sotto le stelle in piazza del Congresso, si conclude oggi il 72° Festival di Lubiana. Il suggello è all'altezza di un cartellone che ha spaziato tra la sinfonia e l'opera, il balletto e il musical, con molti nomi eccellenti del panorama internazionale: a siglare la lunga stagione di spettacoli è infatti Martha Argerich al fianco del maestro Charles Dutoit, una coppia nella vita per pochi anni ma una coppia artistica da decenni. Lei, argentina di nascita, intramontabile e carismatica regina del pianoforte; Dutoit, svizzero, un direttore di grande esperienza, medaglia d'oro della Royal Philharmonic Society, capace al pari di Argerich di emozionare e sorprendere, che ritorna in questa occasione alla guida della Filarmonica Slovena, orchestra che ha più volte diretto nel recente passato.
Un concerto attesissimo, a coronamento di un'edizione del festival che il direttore artistico Darlo Brlek, nella conferenza stampa di chiusura, che si è svolta ieri, ha valutato come una delle migliori di sempre. Oltre un centinaio in tutto gli appuntamenti della rassegna estiva, che sono stati seguiti da 55 mila persone di non meno 57 Paesi, e oltre seimila gli artisti coinvolti.
Tra i maggiori successi sono stati ricordati la "Tosca" nell'allestimento del Teatro dell'Opera di Maribor, il balletto classico "Spartaco" dal Kazakistan e le due serate con l'orchestra sinfonica Concerto Budapest. A caratterizzare il festival sono stati anche il ritorno del maestro Zubin Mehta, alla testa del Maggio musicale fiorentino nel "Trovatore", e quello di Riccardo Chailly con la Filarmonica della Scala.
Il costo complessivo del Festival di Lubiana 2024 ammonta a sette milioni e mezzo di euro, i ricavi da sbigliettamento sono stati un milione e mezzo circa.