In una giornata, la settima, del Trieste Film Festival edizione numero 36, ancora una volta ricca di proposte, anche una pellicola slovena che sarà presentata in concorso stasera al Politeama Rossetti, in anteprima italiana: "Family Therapy" di Sonja Prosenc, candidato dalla Slovenia agli Oscar per il Miglior film internazionale. Il titolo scelto per la distribuzione all'estero può risultare fuorviante. Perché "Odrešitev za začetnike" (alla lettera, qualcosa come: 'liberazione per principianti') è tutt'altro che la storia di una lacrimosa catarsi di gruppo: è, invece, una graffiante commedia sui fili fragili e complessi delle relazioni familiari in cui ciascuno dei protagonisti dovrà fare del suo meglio per uscire da solo dal proprio torpore e dal proprio isolamento. Cosa può succedere se una famiglia apparentemente perfetta vede sconvolgere la propria routine dall'arrivo di un estraneo?

Il film, accolto molto bene in importanti festival internazionali e che la stessa regista - considerata ormai una dei maggiori cineasti sloveni - definisce una tragicommedia, è girato quasi interamente nel Friluli Venezia Giulia e, dopo la presentazione a Trieste, approderà nei cinema italiani dal 28 gennaio.

Ma dicevamo di una giornata, quella di oggi, dal programma ricco: al Cinema Ambasciatori l'intera serata è dedicata al concorso documentari e si comincia con il nuovo lavoro, "Capolinea", della regista lettone Laila Pakalnina, insignita nel 2014 a Gorizia del Premio Darko Bratina alla carriera attribuito da Kinoatelje. Altro titolo molto atteso in questa sezione è "Il cielo sopra Zenica", firmato a quattro mani dalla danese Nanna Frank Moller e dal bosniaco Zlatko Pranjić, un documentario toccante, che racconta una delle città più inquinate d'Europa immergendosi nel territorio e tra la gente che vi abita.

Le proiezioni e gli eventi del Trieste Film Festival continuano fino al 24 gennaio.

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Un'immagine di "Family Therapy"