Una nuova stagione all'insegna del superamento di nuovi confini e della necessità di ritrovare quel senso di empatia e di umanità di cui oggi si sente così spesso la mancanza. Ecco "Sconfinate tenerezze", cartellone 2024-2025 dello Stabile sloveno di Trieste, al via il 4 ottobre con "Woyzeck", incompiuto e magistrale lavoro teatrale dello scrittore tedesco Georg Buechner che sarà portato in scena con la regia del triestino Igor Pison.
Sono in tutto sei i titoli di produzione (o coproduzione) del teatro di via Petronio, uno dei quali, il musical "La nostra famiglia" messo in cantiere con lo Stabile di Capodistria e il Dramma italiano di Fiume: spettacolo multilingue, è una storia di coraggio e di speranza che ha per protagonisti degli adolescenti orfani affidati ai servizi sociali. Orientate al contemporaneo anche proposte quali "Una vita nel teatro" dell'americano David Mamet o il monologo "Così vicino" coprodotto con il Teatro La contrada di Trieste che esplora le paure verso l'ignoto e il diverso. Mentre a concludere la stagione, ad aprile, è stato scelto un testo miliare del teatro sloveno, "Micka, la figlia del sindaco", commedia di fine Settecento di Anton Tomaž Linhart, che nell'allestimento di Vito Taufer troverà una nuova ambientazione tra mare e Carso.
E ancora, tra gli spettacoli ospiti, la commedia "Paradiso" del Teatro nazionale di Celje, su testo e con la regia del veronese Matteo Spiazzi, ironico e delicato racconto della vita in una residenza per anziani, che ha appena vinto il Grand Prix di Zagabria.
Ugualmente vivace la programmazione estiva, che, tra l'altro, vedrà anche una trasferta in Istria, con "Goccia di sale", un progetto d'autore firmato dall'attrice e regista triestina Patrizia Jurinčič Finžgar in calendario il 18 luglio a Portorose per il Festival del Litorale.