Se tralasciamo la giornata della cultura, canonicamente usata per glorificare appunto la cultura, la notizia della settimana in Slovenia è la sentenza del tribunale amministrativo che respinge il ricorso dell’ ex sindaco di Capodistria contro l’ esito delle elezioni di dicembre (ricordiamo che Popovič chiedeva il riconteggio delle schede ). Bene, ora qualcuno, maliziosamente, potrebbe anche pensare che finalmente il nuovo sindaco inizierà a lavorare.
Fra le cose di un certo rilievo fatte dalla nuova amministrazione in questi due mesi, abbiamo notato la soppressione di una piccola targa ironica, posta da Popovič all’ entrata dei bagni pubblici. A detta di Bržan, è stata tolta perché non rispettosa del bilinguismo, perché soltanto in sloveno e non anche in italiano. Bontà sua. Naturalmente non gli crediamo. E’ soltanto una battuta, che gli è venuta facile in un' intervista al giornalista del Delo, il principale quotidiano sloveno. Non crediamo che la dimensione italiana della sua città stia particolarmente a cuore al nuovo sindaco. Se così fosse , avrebbe già affisso qualche scritta in italiano, come promesso in campagna elettorale. Oppure rispetterebbe di più la Comunita’ autogestita della nazionalità italiana di Capodistria, il suo interlocutore ufficiale in materia di minoranza italiana, al di là e oltre i problemi e i pregiudizi personali che ci possono essere. Anche sulla questione del vicesindaco italiano. Un interlocutore, ricordiamolo, democraticamente eletto dal piccolo popolo italiano di questo tormentato territorio. Buon fine settimana, e che la cultura sia con voi.
Aljoša Curavić
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