La commissione elettorale comunale di Capodistria ha deciso. E' la notizia della settimana, in Slovenia, dopo il secondo turno delle amministrative di domenica scorsa, particolarmente turbolento e teso proprio a Capodistria. Dunque, ora sappiamo chi guiderà la città per i prossimi quattro anni (anche se potrebbe ancora entrare in gioco il tribunale amministrativo su richiesta del candidato che ha perso). Ma la domanda che mi sembra lecito fare è se siamo veramente certi di sapere chi effettivamente ha vinto le elezioni in uno dei comuni più attraenti e complessi, dal punto di vista economico e culturale, nella piccola Slovenia. Attraente e complesso, a mio parere, per la presenza esorbitante del porto commerciale strategico per lo stato, per la sua vicinanza al confine italiano e Trieste, per la presenza storica della comunità nazionale italiana, il cordone ombelicale con il passato profondo - non sempre digerito- di questa città, e la non trascurabile partecipazione popolare e la spaccatura politica che si è rivelata in queste elezioni. Di certo sappiamo che domenica scorsa ha vinto, per soli sette voti, un'altra idea di questo comune. Più da retroterra che urbana. Una visione politica e culturale diversa che dovrà cercare di non scivolare su basi ideologiche o etniche, come è trapelato da più parti durante una delle più brutte campagne elettorali che ho avuto modo di seguire. Buon fine settimana.
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