I giardini di marzo si vestono di nuovi colori. Cantava Lucio Battisti.
Effettivamente, se tralasciamo un' inverno anomalo concentrato tutto nelle ultime settimane di febbraio e nella prima giornata di marzo, il giardino sotto casa sta preannunciando qualche pennellata di nuovo. Un annuncio di primavera visibile nei comportamenti umani piuttosto che nella flora campestre. Della crisi da cambiamento di Unione italiana è stato già scritto tutto e il contrario di tutto, un po' da tutte le angolazioni, quelle della maggioranza assembleare, quelle dell' opposizione e quelle della quasi maggioranza di opposizione. Ora, la domanda che mi faccio è se la crisi di Unione italiana, massimo organo rappresentativo della minoranza italiana in Croazia e Slovenia, rispecchia la situazione dell' intera minoranza; i problemi reali, le sfide quotidiane dei cittadini di nazionalità italiana delle due repubbliche ex jugoslave con un territorio che, ad osservarlo anche solo superficialmente, ha qualche difficoltà ad ospitarli, linguisticamente e culturalmente. Diciamoci la verità, il nostro territorio ci è ormai straniero. Certo, è giusto che chi fa politica si occupi anche di se stesso, imbastendo teatrini puntualmente trascritti dagli organi di informazione. Però, a mio modesto parere, penso che il problema vero non sia la rappresentazione sul palcoscenico bensì la sensazione di straniamento che regna nella platea e l' ostilità che c'è fuori. Buon fine settimana.