Il nuovo governo sloveno, di centro sinistra con una forte stampella a sinistra, è in carica da un mese. Quello che sta facendo, o meglio quello che ancora non sta facendo, è la notizia più gettonata questa settimana, per quanto ci riguarda. A incominciare con l'attività internazionale, segnata dall' incontro del premier Šarec a Bruxelles con il presidente della commissione Juncker. Incontro durante il quale è emersa la sensazione che il punto principale in politica estera per Lubiana sia l'implementazione della sentenza di arbitrato sul confine con la Croazia nella baia di Pirano. Fra le righe si può leggere che Lubiana userà toni ancora più duri nei confronti di Zagabria rispetto al governo Cerar. Con quali effetti, non lo sappiamo ancora. Ricordiamo che la Croazia non è per nulla intenzionate ad accettare la sentenza di arbitrato. Voltiamo pagina. Il nuovo governo non ha ancora imbastito nessuna piattaforma negoziale con i sindacati del pubblico impiego, un nodo questo rimasto in sospeso durante il mandato del precedente governo. Lo farà probabilmente la prossima settimana. Intanto ha approvato la bozza della finanziaria per il 2019, che probabilmente verrà emendata in corso d'opera. Fra le cose fatte, pare, anche il contratto con i deputati delle due minoranze, italiana e ungherese. Verrà firmato la prossima settimana e reso pubblico. È una buona notizia. Buon fine settimana.