E’ scivolato pressoché in sordina , dal punto di vista mediatico, l’ incontro di questa settimana a Brdo, fra i ministri degli esteri italiano, Angelino Alfano, e sloveno, Karl Erjavec, che, in margine alla riunione del comitato dei ministri, si sono incontrati anche con le rispettive minoranze. Oltre alla canonica segnalazione delle agenzie stampa, ne hanno parlato, credo, soltanto le testate delle minoranze .
Secondo qualcuno questa invisibilità mediatica denota una situazione normalizzata nelle relazioni fra i due paesi. Sarà anche vero, ma questo non significa che le cose vanno come dovrebbero andare. Soprattutto per le minoranze. Durante il breve incontro con una delegazione della nostra comunità nazionale si sono sentite e dette cose che si dicono e sentono già da decenni. E’ stato espresso massimo sostegno da parte dell’ Italia alle nostre istituzioni e istanze e sono state segnalati i problemi sul territorio, dove la realtà linguistica e culturale non rispecchia per niente ne’ le normative ne’ i buoni propositi. Fra i problemi segnalati, l’ aspetto linguistico e patrimoniale della comunità nazionale italiana, trascurati entrambi, e la situazione di radio e tv Capodistria, in grave disagio finanziario e di quadri . Problemi che, nella normalità dei rapporti bilaterali italo sloveni, sono pressoché invisibili per gli amici sloveni e, spesso, anche per gli amici oltre l’ ex confine di Rabuiese. Buon fine settimana.
Aljoša Curavić