La politica è una cosa seria. Le barzellette si raccontano da un' altra parte. Lo ha detto il sindaco di Kamnik, Marjan Šarec, che con la sua lista primeggia nei sondaggi per le parlamentari slovene di questa primavera. Una lista di cui sappiamo poco o niente, che è ancora in fase di work in progress, a detta del suo fondatore. Ricordiamo che Šarec aveva impensierito non poco l' attuale presidente della repubblica Borut Pahor alle recenti presidenziali, piazzandosi di poco alle sue spalle nel ballottaggio. Ora, che la politica sia una cosa seria sinceramente non ce ne ricordiamo più, anche perché ormai siamo abituati ai politici che in campagna elettorale promettono tutto e il contrario di tutto pur di farci ridere e di ricevere qualche voto, anche senza un minimo di programma serio da presentarci. In queste settimane i toni della politica sono molto alti, da barzellette che non fanno più ridere. Lo avrete sicuramente notato. In Italia, dove si vota fra meno di un mese. Ma anche in Slovenia, dove voteremo in giugno. Le barzellette che i politici raccontano sui pescatori nella baia di Pirano, oppure sulle schiene dei profughi e dei migranti, ci rattristano immensamente. Ma ciò che veramente ci preoccupa è che i politici ci hanno fatto odiare le barzellette. Lo aveva già constatato anni fa Umberto Eco, in una delle sue Bustine di minerva dal titolo emblematico, Il tramonto della barzelletta. Buon fine settimana.
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