In questi giorni, mentre eravamo distratti dagli isterismi ideologici, a sinistra e a destra, di qua e di la' del confine, nei confronti della Giornata del ricordo (una giornata tutta italiana), ci è passata sotto il naso, silenziosa , notturna, ( battuta dall’ agenzia stampa slovena STA alle 22.39 dell’ 11 febbraio) la notizia dell’ incontro tra il ministro sloveno della pubblica amministrazione, Rudi Medved, e del nuovo ambasciatore italiano a Lubiana, Carlo Campanile. Si è parlato di rapporti bilaterali, buoni. Ma anche di problemi aperti come il contenzioso italo sloveno sulle radiofrequenze lungo il confine. Stando all’ agenzia stampa, il ministro ha dichiarato di sperare che l’ Italia conceda il riutilizzo del trasmettitore di Radio Slovenia International, stoppato per il contenzioso con l’ Italia. Ciò garantirebbe, secondo lui, anche la trasmissione dei programmi di Radio Capodistria, che così non dovrebbe cedere la sua frequenza a Radio Slovenia international. Il ministro ha in questo modo ufficializzato, neanche tanto fra le righe, un tacito ricatto assolutamente inaspettato, perché è chiaro che la frequenza, storica, di radio Capodistria non c’entra niente con il contenzioso sulle frequenze. Sono due questioni distinte. Lo ha ribadito lo stesso ambasciatore Campanile, durante il suo incontro a Capodistria con i vertici della Comunità italiana. Aspettiamo gli sviluppi.
Aljoša Curavić
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