Brexit si, brexit no, brexit come. E' il tema della settimana. E’ scaduto oggi, 29 marzo, quello che doveva essere l’ ultimo giorno di permanenza del Regno Unito nell’ Unione europea, fissato all’ indomani del referendum con il quale i sudditi della Gran Bretagna hanno deciso di staccarsi dall’ Unione. Però questo è già storia; Londra ha chiesto e ottenuto un rinvio del termine d’uscita e ancora non sappiamo cosa succederà con il brexit. Un’ uscita concordata con Bruxelles oppure un no deal, un non accordo, che preoccupa tutti per gli effetti economici devastanti che potrebbe avere. Sul tavolo anche un nuovo referendum e tanta voglia di ritornare sui propri passi, stando alle numerose proteste anti brexit delle ultime settimane. Insomma, quello che sta succedendo nel Regno unito è degno di una commedia shakespeariana. Potremmo anche riderci sopra, se in gioco non ci fosse il destino di tutta l’ Unione. Intanto, in un altro mare, però sempre europeo, la città di Fiume si prepara a diventare capitale europea 2020. Lo fa con uno strano video promozionale che nelle intenzioni dovrebbe essere un inno alla multiculturalità ma che di fatto celebra i relitti dell’ ex regime e sembra piuttosto un canto del cigno post jugoslavo. Brutto segno.
Aljoša Curavić
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