Elezioni all' insegna delle piccole sorprese in Slovenia e senza la certezza di un possibile governo all' indomani del voto. Nove i partiti entrati in parlamento, fra cui anche il Partito nazionale di Jelinčič, la sorpresa di questa tornata elettorale , sorprendente anche il risultato del premier uscente Cerar e della ex premier Alenka Bratušek. Un' altra piccola sorpresa è la mancata elezione di Karl Erjavec del Desus in parlamento.
Detto questo, all' indomani del voto la scena che ci si presenta sembra un po' quella italiana dove ci sono voluti più di ottanta giorni per formare un governo. Janez Janša con il suo SDS è il vincitore relativo ma è probabile che non riuscirà a mettere insieme una coalizione di governo, visto che nessuno dei partiti di centro sinistra è intenzionato a trattare con lui. D' altra parte anche per la lista di Marjan Šarec, la stella nascente della politica slovena, non sarà facile nella trattativa per il governo. Troppo frammentata la composizione dei partiti del centro sinistra del nuovo parlamento, troppe le prime donne per avere la certezza di una coalizione stabile. Anche se c'è da dire che la politica ci ha ormai abituati a colpi di scena e sorprese, l'abbiamo visto recentemente in Italia. Fra le soluzioni possibili: un governo tecnico o un agglomerato instabile di centro sinistra con qualche apertura a destra.
Infine, naturalmente, facciamo i nostri complimeti al nuovo deputato della comunita' nazionale italiana, Felice Žiža. Gli auguriamo un buon lavoro.