Il governo sloveno targato Šarec ha superato il primo importante test di tenuta. Il parlamento questa settimana ha approvato le leggi di bilancio 2020-2021. Sull’ approvazione delle finanziarie record, che superano i dieci miliardi di uscite, ha sicuramente influito un contesto favorevole per la Slovenia, una situazione ancora all’ insegna della crescita economica e del calo della disoccupazione che, comunque, prima o poi potrebbero subire un’inversione di tendenza. E allora potrebbero essere guai, visto che nelle due finanziare non ci sono risposte concrete ad una possibile recessione e ad una probabile decrescita demografica. Interessante anche la scacchiera politica emersa in parlamento, dopo una serie di congetture che davano per spacciato il governo. Contraria alle finanziarie una strana coalizione di opposizione targata SDS, Nuova Slovenia e Sinistra. Detto questo, Šarec, che guida una coalizione di minoranza sostenuta, per l' approvazione delel finanziare, dal Partito nazionale di Jelinčič, può essere soddisfatto. Soddisfatti anche i deputati delle due minoranze autoctone, italiana e ungherese, che lo hanno appoggiato. E se sono soddisfatti loro dovremmo essere soddisfatti anche noi.
Aljoša Curavić
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