Oggi parliamo di politica estera. La domanda che ci poniamo è: cosa sta promuovendo la diplomazia slovena? Fino a qualche settimana fa sembrava che l’ attività diplomatica di Lubiana fosse concentrata unicamente sul contenzioso con Zagabria sulla sentenza di arbitrato internazionale per il confine. Una vicenda questa per niente risolta e che sembra ingarbugliarsi anche con altri contenziosi, come quello legato ai risparmiatori croati della ex banca di Lubiana, ovvero alle prime sentenze dei tribunali croati nei confronti della Nuova Ljubljanksa banka. Sarà per questo, per uscire da una situazione di stallo un po’ isterica , che in questi giorni stiamo assistendo ad un’ attività diplomatica slovena ambiziosa e di ampio respiro, volta a sprovincializzare l’ immagine di una diplomazia ristretta, local patriottica, per dare l’ immagine di un paese pronto al dialogo con tutti in un contesto globale. Almeno nelle intenzioni. E’ questo il messaggio che si è voluto dare durante la visita del ministro degli esteri russo Lavrov a Lubiana. Al collega russo, il ministro sloveno Erjavec ha dichiarato che la politica estera slovena vuole essere quanto più equilibrata nel delicato rapporto tra occidente e Russia, in conformità con i propri interessi nazionali. Speriamo l’ abbia udito anche qualcuno oltre oceano. Ha anche detto che Lubiana è pronta a riconoscere la Palestina. Ottimo. Ora però vorremmo conoscere gli effetti dell’ eventuale riconoscimento sloveno della Palestina al processo di pace in Medio Oriente e, soprattutto, gli effetti della decantata apertura globale sulle claustrofobiche litigiosità con i vicini di casa. Buon fine settimana.