Negli ultimi mesi la Bosnia-Erzegovina ha realizzato più riforme sostanziali che negli anni precedenti, e il lavoro su ulteriori riforme è in corso. Lo si legge in una nota di alcuni Ministri per gli Affari Europei, in cui si evidenzia che, alla luce di ciò, si ritiene che sia essenziale cogliere lo slancio e l'attuale finestra di opportunità e di aprire i negoziati di adesione con il Paese balcanico. La lettera è stata inviata dai Ministri per gli Affari Europei di Slovenia, Italia, Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia e Slovacchia ai loro omologhi europei, riuniti a Bruxelles dove verrà discusso l'avvio dei negoziati di adesione con Sarajevo. Nella missiva viene indicato che in questo modo la Bosnia-Erzegovina si incamminerà saldamente sulla strada dell'Unione Europea e farà un passo avanti verso l'Europa, mentre, in caso contrario, si avverte che si indebolirebbe il ruolo europeo nei Balcani occidentali e si invierebbe un messaggio negativo all'intera regione a cui è stato promesso che il suo futuro è all'interno del blocco oltre vent'anni or sono. Al vertice dello scorso mese di dicembre, che ha dato il via libera all'avvio dei negoziati di adesione per Ucraina e Moldavia, i leader europei hanno chiesto un ulteriore approfondimento su Sarajevo alla Commissione Europea, che la scorsa settimana ha dato parere favorevole sul raggiungimento del necessario livello di conformità con i criteri di adesione per aprire i negoziati con la Bosnia-Erzegovina. Dopo il passaggio in Consiglio Affari Generali la parola definitiva spetterà nuovamente ai leader europei che si riuniranno giovedì e venerdì prossimi.
Franco de Stefani