Dopo il successo elettorale a Monfalcone e Pordenone è arrivato il momento degli addii, ma fino ad un certo punto.
Come previsto, dopo l’elezione al Parlamento europeo, sia Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone, sia Alessandro Ciriani, primo cittadino di Pordenone, hanno dovuto lasciare la guida delle rispettive città (carica incompatibile per legge con quella di europarlamentare se il comune supera i 15 mila abitanti), ma, in entrambi i casi, gli ex sindaci continueranno ad occuparsi dell’amministrazione della propria città.
A Monfalcone infatti Anna Maria Cisint, annunciando le dimissioni, ha anche confermato, come già anticipato prima delle europee, che continuerà a far parte della giunta comunale, fra l’altro con deleghe pesanti, che riguardano le “Linee strategiche, Relazioni istituzionali e Gestione finanziaria”, conservando quindi le deleghe su materie come i lavori pubblici, il personale, l’economia blu e il bilancio.
La poltrona di primo cittadino dal 19 luglio sarà invece occupata dall’attuale vicesindaco di Monfalcone, Antonio Garritani, che presumibilmente gestirà la città in pieno accordo con Cisint, che ha confermato di voler continuare a impegnarsi per la difesa dei valori e delle identità di Monfalcone, sia in città sia in Europa.
Stessa situazione Pordenone, dove Alessandro Ciriani lascerà il posto di primo cittadino al suo vice Alberto Parigi, ma dovrebbe rimanere in giunta come assessore esterno, con una delega alle grandi opere per seguire i cantieri aperti in città con appalti che valgono più di cento milioni di euro. Questi assetti dovrebbero reggere le sorti delle due città fino alle prossime elezioni, che si terranno presumibilmente la prossima primavera.
Alessandro Martegani