Bene sul piano dell’innovazione, lavoro e ambiente, ma bisogna lavorare sull’impegno dei giovani nelle istituzioni e nella vita democratica.
Sono i temi messi in evidenza dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, commentando il primo report sul benessere equo e sostenibile dei territori. Si tratta di uno studio sviluppato dall'Istat che evidenzia come in Friuli Venezia Giulia i livelli di benessere relativo siano più alti rispetto al resto d’Italia, ma anche in relazione al Nordest.
Il report divide le province italiane in cinque classi di benessere relativo, e le aree della regione si piazzano per il 60 per cento nelle due classi più elevate, mentre solo poco meno del 20 per cento si concentra nelle due classi più basse.
I risultati migliori sono quelli del lavoro e della conciliazione dei tempi di vita, dove nessuna delle ex province si piazza nelle categorie più basse, ma dati positivi si registrano anche per sicurezza, istruzione e formazione.
“I risultati positivi fanno piacere – ha detto Fedriga commentando i dati -, a partire da quelli sull'innovazione, il lavoro e l'ambiente con il contrasto alla dispersione idrica, ma dobbiamo guardare con attenzione le cose da migliorare. Tra queste – ha aggiunto - l'analisi evidenzia la scarsa partecipazione dei giovani nelle istituzioni: un tema che in prospettiva rappresenta un rischio per le nostre comunità locali, perché in futuro potrebbe determinare una minore capacità amministrativa. Dobbiamo quindi impegnarci, assieme all'Anci, per coinvolgere i giovani e far comprendere loro l'importanza della partecipazione, anche attiva, alla vita democratica”.
Soprattutto nel campo del lavoro il Friuli Venezia Giulia registra livelli di benessere nettamente superiori alla media nazionale: nel 2022 il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni ha raggiunto il 73,4 per cento e il livello di mancata partecipazione al lavoro è pari all’8,8 per cento, la metà di quello nazionale. Gli indicatori evidenziano anche una forte propensione del territorio all'innovazione: a livello nazionale vengono presentate 80,7 domande di brevetto europeo per milione di abitanti, mentre in Friuli Venezia Giulia sono 114,4.
Alessandro Martegani