Le aree portuali di Monfalcone questo giovedì sono passate ufficialmente sotto l’egida dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, ossia del vicino porto di Trieste. Si aprono così delle prospettive di cooperazione e crescita congiunta tra queste due realtà che intendono in questo modo rafforzasi a vicenda.
“Un piccolo atto che fa capire come ci sia una visione importante anche nel contesto globale” ha commentato il presidente Autorità di sistema del Mare Adriatico orientale Zeno D’Agostino, complimentandosi con l’operato precedente alla fusione che fungerà da base al futuro di questa nuova realtà che intende diventare ancora più competitiva in questo settore strategico per l’intera regione.
Che le intenzioni fossero queste era già chiaro da tempo visto anche il progetto europeo 'Smooth Ports' che insieme alla città di Amburgo era stato messo in piedi dai due enti portuali. Un’iniziativa rivolta alla sostenibilità ambientale in un’ottica di sviluppo industriale.
Ora non resta che vedere se questo nuovo passo darà ulteriore linfa al settore che a causa dell’epidemia in corso in questi ultimi mesi ha risentito del calo di traffico passeggeri ma anche merci, soprattutto per quanto riguarda lo stoccaggio degli idrocarburi che rappresenta una parte importante delle attività del porto di Trieste.
Barbara Costamagna