Una vera e propria festa dell’attività fisica e della natura, organizzata sfidando il freddo dell’inverno sul Carso triestino e sloveno.
È la corsa della Bora, presentata a Trieste dagli organizzatori, fra gli altri il direttore della manifestazione, Tommaso de Mottoni, e dai sindaci dei comuni attraversati dai vari percorsi: Trieste, Dolina, Sgonico, e Duino – Aurisina.
La corsa della Bora è evento di Trail Running, vale a dire una competizione che attraversa ambienti naturali in condizioni climatiche anche avverse, con percorsi che si snodano fra la costa e il Carso, e che saranno percorsi da più di duemila partecipanti dal due al sei gennaio.
La prova più impegnativa è senza dubbio la 164 chilometri, un percorso dalla Slovenia a Trieste con partenza dal Castello di Lubiana e 5 tappe giornaliere per arrivare a Portopiccolo, sede del “Bora Village”. I più di duemila partecipanti, molti provenienti anche dalla Slovenia ma sono rappresentati ben 40 paesi, potranno scegliere fra otto distanze, dalla più breve, la “non competitiva” da 13 o 9 chilometri il 6 gennaio, fino a distanze più impegnative come la Terran Trail (38 chilometri con partenza da Piazza Unità a Trieste per raggiungere le vigne e le grotte del Carso, un percorso che offre panorami suggestivi), o la Trail 57 chilometri. Non mancano le iniziative che poco hanno a che fare con le prestazioni atletiche, come Beer Run del 5 gennaio, che mette alla prova la tenuta alcoolica più che velocità e resistenza.
Il centro triestino e la corsa urbana troveranno spazio anche nella S1 Urban Trail 28k, con partenza dal Molo Audace, e non mancherà la corsa notturna da Sgonico, la 80k Night Trail che attraverserà l’altipiano carsico sotto un cielo stellato.
Filo conduttore comune di tutta la manifestazione, oltre alla corsa all’aperto, sono però l’amore e il rispetto per la natura e l’ambiente, e un invito alla sostenibilità.
“Siamo molto soddisfatti – ha detto il presidente dell’Asd SentieroUNO Tommaso de Mottoni - perché abbiamo battuto un record: siamo riusciti ad avere una distanza di punta, la 164k, con quasi una nazione ogni due concorrenti. Un risultato incredibile perché significa che la gara è vista a livello mondiale come un elemento di interesse turistico e di scoperta del territorio. Per tutte le distanze ci sono stati quasi 2100 iscritti per oltre 40 nazioni, un risultato molto buono in un anno come questo in cui si sono viste delle contratture di presenze e due storici eventi di trailrunning in regione hanno dovuto chiudere per mancanza di iscrizioni”.
Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha dichiarato che “La Corsa della Bora è un evento fantastico: un bravo quindi agli organizzatori perché si tratta di una manifestazione molto bella”, che “costituisce una grande vetrina per la Venezia Giulia”. Intervenuto sul tema tramite una nota anche l’Assessore regionale allo Sport Mario Anzil, il quale ha spiegato che la Corsa della Bora “rappresenta il tipico esempio di manifestazione sportiva capace di unire alla competizione agonistica, sia amatoriale che professionistica, un momento di promozione e valorizzazione del nostro territorio grazie alla moltitudine di atleti e appassionati che ogni anno richiama da tutto il mondo in Friuli Venezia Giulia”.
Il sindaco Gabrovec ha ringraziato l’organizzazione “per aver scelto di nuovo Portopiccolo alla conclusione di questa nuova edizione, che sarà ancora più ricca rispetto alle edizioni precedenti. La Corsa della Bora è una grande festa dello sport, quando parlo del mio territorio la cito sempre come la versione “terra” della grande Barcolana”. Così il sindaco Klun: “Sono contento che anche quest’anno la nostra valle faccia parte del percorso. Quest’anno la Comunella di Bagnoli parteciperà nel preparare uno dei più importanti punti di ristoro e i nostri vigili saranno disponibili per seguire la corsa e dare sicurezza nelle nostre strade”.
La sindaca Hrovatin ha poi parlato di “una corsa che richiama sportivi amanti del turismo, ed è bello che arrivino in un periodo post feste, perché si riempiono gli alberghi locali sul territorio. Un territorio che si presta a questo tipo di attività”. Il vicesindaco Verša ha quindi spiegato che “Il nostro Comune è giornalmente frequentato da tanti amatori sportivi e questo evento è una corona su queste attività che a volte non si vedono. È bello riuscire, con questa manifestazione, a congiungere i due paesi limitrofi, perché storicamente questa era una comunità unica”.
Giorgio Mior (AICS FVG) ha rilevato che “in ogni edizione ci sono percorsi innovativi con peculiarità non ancora sondate, un valore aggiunto di questa importantissima manifestazione”, specialmente in un periodo segnato dalle “ricadute complicatissime che la riforma dello sport sta portando a questo settore”. Per Ernesto Mari (CONI Trieste), la gara “è la prima manifestazione del 2024 veramente importante e fa conoscere totalmente il bellissimo territorio della nostra provincia”.
Alessandro Martegani