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È stato immediatamente ribattezzato “Multometro” e ha creato polemiche sia fra gli stessi vigili urbani del capoluogo friulano, sia fra i cittadini.
Si tratta, come riferisce il quotidiano il Gazzettino, di una sorta di rendiconto, appeso all’interno dell’Ufficio viabilità del comando della polizia locale di Udine, che riporta, agente per agente e giorno per giorno, il numero di controlli e le sanzioni. C’è anche una classifica, che vede al primo posto un o una agente che nel mese di gennaio ha elevato 175 contravvenzioni, una in più del secondo classificato.
Per i responsabili del settore si tratterebbe di uno strumento che consente di avere un quadro delle irregolarità rilevate, ma alcune circostanze hanno provocate la reazione degli stessi operatori della polizia locale e dell’amministrazione.
Prima di tutto la lista era appesa in bella vista, esponendo dati sensibili dei singoli agenti ed inoltre, accanto alla lista, attualmente rimossa, ci sarebbe anche la media da tenere negli incassi delle multe: 30 mila euro all’anno e 2.500 al mese in totale.
Solo a gennaio ci sarebbero state quasi tremila multe, un numero che è anche stato sottolineato con soddisfazione dal responsabile dell’Ufficio Pronto intervento e Viabilità in una comunicazione interna.
Il comandante della polizia locale di Udine, Eros Del Longo, ha assicurato che si tratta di atti “esposti all’interno dell'ufficio, visibili solo dagli operatori, che monitorano l'andamento dei controlli in funzione degli obiettivi del Comando”, e che non si tratta di un mezzo per fare cassa, ma le critiche giungono anche dall’assessora alla polizia locale di Udine, Rosi Toffano, che ha preso le distanze dall’iniziativa e ha annunciato una verifica interna, definendo il multometro “inopportuno” e sottolineando come uno dei compiti della polizia locale sia sanzionare i comportamenti illeciti, ma come questo possa diventare una competizione interna.
Alessandro Martegani