Anche la regione Friuli Venezia Giulia è favorevole alla ripresa delle riammissioni. Lo ha confermato il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, dopo che il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco aveva confermato la volontà di procedere con i respingimenti immediati degli immigrati irregolari che varcano il confine fra Italia e Slovenia.
"Mi auguro che le riammissioni partano il prima possibile" ha detto Fedriga, aggiungendo che la situazione in regione è "diventata insostenibile". Il governatore ha sottolineato come sia necessario "mettere in campo misure parallele che possano lavorare insieme per limitare gli ingressi di immigrati irregolari", anche, ha aggiunto “per un principio di tutela delle persone e parlo proprio dei migranti che arrivano: non si può favorire o permettere la tratta di esseri umani".
Anche il prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, intanto ha confermato l’attuazione della direttiva del Ministro Piantedosi sul rafforzamento della vigilanza lungo la fascia di confine, con un rafforzamento del pattugliamento congiunto di forze dell'ordine ed Esercito, controlli che, ha aggiunto vengono eseguiti in “perfetta sintonia con le autorità slovene per eventuali riammissioni". Secondo il Prefetto non ci sarebbe comunque stato un aumento delle riammissioni di migranti irregolari nell’ultima settimana.
Sulla questione delle riammissioni che aveva provocato la reazione del Consorzio Italiano di solidarietà che aveva definito le riammissioni “gravemente illegittime per molte ragioni giuridiche”, è intervenuto anche il consigliere regionale Diego Bernardis della Lega, che "in attesa di misure europee più stringenti per contrastare i trafficanti di esseri umani” ha affermato che “la riattivazione dei meccanismi di riammissione dei migranti considerati dagli accordi italo-sloveni è una notizia positiva".
Alessandro Martegani