Rischia di andare fuori controllo la situazione dell’accoglienza dei migranti a Trieste. Il numero crescente di arrivi, unito all’abbassamento delle temperature che rendono sempre più critiche le condizioni di chi giunge in città, stanno mettendo sempre più in evidenza la necessità di un intervento per dare una risposta alle centinaia di persone che ogni settimana arrivano a Trieste.
Si parla di una media di almeno cinquanta persone al giorno, che al momento non riescono a trovare una collocazione nelle strutture della città e molti migranti sono costretti a dormire all’aperto, soprattutto nella zona della stazione ferroviaria e dell’ex silos, in condizioni igieniche inaccettabili.
Una situazione già di per sé grave, ma che diventa insopportabile con l’arrivo del freddo: la polizia sta ricevendo ogni giorno segnalazioni di cittadini che trovano migranti accampati sui pianerottoli o negli scantinati, alla ricerca di un po’ di calore.
Il centro sinistra, sia in Consiglio regionale sia in Comune, sta chiedendo soluzioni immediate per dare ospitalità a centinaia di persone, mentre le strutture già esistenti sono oltre il limite. Anche lo sfogo sui social del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che aveva accusato i migranti di aver danneggiato il campo scout di Prosecco, ha provocato una levata di scudi da parte del centro sinistra.
Le opposizioni del Consiglio comunale, Adesso Trieste, Pd, 5 Stelle e Punto Franco, dopo la decisione della maggioranza di non concedere l’urgenza su una mozione sul tema dei migranti, hanno chiesto un intervento, di fronte “al serio rischio che delle persone muoiano di freddo”, e hanno “depositato una mozione aperta alla sottoscrizione di tutti i consiglieri per chiedere di attivarsi rapidamente per individuare una struttura di bassa soglia che possa accogliere temporaneamente le centinaia di persone oggi costrette a dormire all'addiaccio”.
Anche in Consiglio regionale il consigliere di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell, ha definito “molto grave che un sindaco non si preoccupi di aiutare le persone che si trovano sul territorio che amministra, ma che invece le denigri pubblicamente”. “Non giustifichiamo atti di vandalismo”, hanno aggiunto i consiglieri del gruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Ussai e Ilaria Dal Zovo, “ma non si possono nemmeno prendere a pretesto per lasciare degli esseri umani al freddo”.
Alessandro Martegani