Una storia che dura da quasi 100 anni, passata attraverso una guerra e l’esodo, ma che ha regalato grandi soddisfazioni agli appassionati di canottaggio, e che conserva ancora il legame con l’Istria.
È la storia della Società Nautica Giacinto Pullino, fondata nel 1925 a Isola d’Istria, e raccontata da Franco Stener, sportivo, atleta della Pullino e giornalista, che ha deciso di dedicare alla società cinque volumi.
Il terzo libro (il quarto e il quinto arriveranno fra la fine di quest’anno e il 2025, anno del centenario della società), è stato presentato nella sede dell’Unione degli istriani a Trieste e racconta gli anni della rinascita della società, dal 1960 al 1975, l’anno del cinquantenario.
La storia della Pullino è direttamente legata quella dell’esodo: nel ‘54, data del memorandum di Londra, anche i membri della società (che aveva vinto un titolo olimpico nel 1928 nel quattro con maschile, la prima medaglia olimpica italiana nel canottaggio, e quattro campionati europei), furono costretti a lasciare Isola, ma dopo anni di attività poco più che amatoriale, nel 1960, anche sull’onda dell’entusiasmo per il successo olimpico di Nino Benvenuti, la società fu rifondata, proprio nella sede dell’Unione degli Istriani. Dopo qualche difficoltà a causa della mancanza di una sede, nel 1967 arrivò la svolta con il trasferimento a Muggia, prima in un magazzino, poi nella sede definitiva inaugurata nel 1981.
Una storia raccontata da Franco Stener che ha unito la precisione nelle ricerche a una passione per il canottaggio mai sopita: “Io – racconta - ho cominciato nel ‘68 con la Pullino, sono stato il quarto ragazzo nell'arco di 15 giorni a entrare nel magazzino di Muggia, quando la società aveva portato tutte le sue poche cose da Trieste e si era trasferita in un atto estremo e struggente di sopravvivenza: io ho dato il mio apporto da quella volta, e lo continuo a dare, prima come atleta, adesso come socio e mia passione la esprimo anche con l'edizione di questi volumi. La Pullino si merita tutto questo seguito. Il quarto volume dovrebbe uscire a fine anno e approfondirò il periodo dalla nascita nel 1925 fino agli anni dell’esodo”.
Accanto ai volumi Stener ha poi confermato nel corso della presentazione anche un altro progetto: quello di un museo a Trieste dedicato al mondo e alla storia del canottaggio, per preservare cimeli sportivi che altrimenti rischiano di essere distrutti dal tempo.
Alessandro Martegani