Un rivoluzionario, un innovatore, ma anche un uomo che guardava alla vita con gioia, simbolo dell'Italia ma non del fascismo.
Sono alcuni degli aspetti di Gabriele D'Annunzio, messi in luce da Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli italiani, residenza dannunziana trasformata in museo, autore del libro sulla vita di D'Annunzio, "Disobbedisco", e curatore della mostra che si apre oggi a Trieste.
La mostra, il primo di una serie di eventi pensati dal comune di Trieste per celebrare il Centenario dell'Impresa fiumana guidata da Gabriele d'Annunzio fra il 1919 e il 1920, 100 anni fa, è stata preceduta da una Lectio Magistralis all'auditorium del museo Revoltella, tenuta proprio dal curatore della mostra.
Guerri ha sottolineato soprattutto l'aspetto rivoluzionario di D'Annunzio e dell'esperienza a Fiume, e le innovazioni messe in campo dal Vate, come la Carta del Carnaro, una sorta di manifesto rivoluzionario, che prevedeva, fra le altre cose, l'elettorato passivo e attivo per le donne, il divorzio, la parità di diritti per tutti senza distinzioni di religione o razza. Molti dei legionari, ha aggiunto, sono poi passati al fascismo, ma altri erano socialisti o oppositori del fascismo, e furono in seguito mandati al confino. Lo stesso d'Annunzio ebbe sempre un rapporto difficile con Mussolini.
Aspetti che secondo Guerri fanno dell'impresa di Fiume un passaggio non abbastanza valorizzato nella storiografia ufficiale. "L'abbiamo nascosta sotto il tappeto - ha spiegato - per dei pregiudizi comportamentali su D'Annunzio, e soprattutto perché tradizionalmente, nella vulgata, l'impresa di Fiume fu un'impresa fascista. Non è vero, - aggiunge - come dimostrano i documenti, e come dimostra la Carta del Carnaro. Mussolini l'ha imposta per vent'anni come impresa fascista e, curiosamente, l'Italia democratica e repubblicana crede alla sua versione: di solito la storia la scrivono i vincitori, in questo caso l'ha scritta Mussolini, il vinto".
Nel pomeriggio sarà inaugurata la mostra che raccoglie oggetti, memorie e documenti inediti dell'impresa fiumana, organizzati in cinque tematiche principali: identità di confine, irredentismo e imprese eroiche, rivoluzione artistica, rivoluzione sociale ed emancipazione giovanile e femminile.
Alessandro Martegani