Trieste non è solo una delle migliori città italiane per qualità della vita, ma anche la prima nel Paese per numero di denunce relative ai reati di lesioni dolose, violenza sessuale e tentato omicidio. Questo quanto emerge dalla classifica sulla sicurezza pubblicata da Il Sole 24Ore, dove il capoluogo giuliano, complessivamente, si piazza al diciannovesimo posto. La città, inoltre, si classifica terza per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, e per il reato di percosse, al quarto per il numero di denunce legate agli stupefacenti ed al sesto per il reato di spaccio di droga e i furti di motocicli. La classifica è stilata in base alle denunce.
Nel 2022 c'è stato un lieve peggioramento rispetto all'anno precedente, quando si classificò al ventesimo posto. Guardando i dati nel dettaglio, sono state in totale 59 le denunce presentate per violenza sessuale, 11 per tentato omicidio ed oltre 400 per lesioni dolose.
Ogni 100 mila abitanti ci sono circa 55 denunce per spaccio e quasi 200 denunce per stupefacenti.
Numeri che confermano l'allarme lanciato da più parti in merito al sempre più crescente volume del traffico di droga triestino, testimoniato anche dai numerosi episodi di cronaca registrati negli ultimi mesi. Inoltre, la città è settima per il numero di denunce relative a rapine in esercizi commerciali e per il reato di frodi informatiche. Infine, Trieste è undicesima per reato di estorsioni: cinquanta le denunce, pari a 21 ogni 100 mila abitanti.
Sulla classifica del Sole 24 Ore è arrivato anche il commento del segretario generale provinciale della Polizia di Stato, Alessio Edoardo, che afferma: "Potremmo definire la situazione inquietante. Noi lo denunciavamo da tempo che la deriva criminale stava prendendo sempre più piede in questa città, esempio negli anni passati di civiltà e rispetto della legge; sono molteplici le cause ma ricondotte soprattutto al disinteresse del Governo su varie problematiche che riguardano il confine orientale e una su tutte la rotta balcanica, la quale catalizza criminalità organizzata in zona che non fa altro che creare numerosi problemi".
Nel comunicato Alessio Edoardo sottolinea inoltre come gli ultimi governi abbiano stigmatizzato la situazione, definendola "non preoccupante" ed ha quindi ribadito la necessità di un aumento di organico sul territorio.
Davide Fifaco