Nel 2012 la capra istriana era considerata estinta ma poi grazie al progetto APRO, ossia Iniziativa transfrontaliera per la tutela e la rivitalizzazione della biodiversità con l'impiego di razze autoctone, avviato una decina di anni fa, è stata salvata. Tale progetto era incluso nel Programma IPA Slovenia-Croazia. Ora nella penisola se ne contano 200 esemplari con la tendenza all'aumento. Una delle iniziative per rilanciarla è appunto l'adozione a distanza che scatterà con l'imminente nascita della Fondazione capra istriana da parte dell'Agenzia per lo sviluppo rurale dell'Istria. “L'idea”, così Gordan Šubara, presidente dell'Associazione degli allevatori di capre nata un anno fa e nel contempo dipendente della citata agenzia, “è di invitare a iscriversi nell'Associazione stessa gli emigrati istriani specie quelli stabilitisi negli Stati Uniti. In cambio del pagamento del canone d'iscrizione, daremo loro la possibilità di adottare a distanza una capra, di darle il nome che desiderano e di venire a trovarla in occasione del ritorno nella terra natia”. Sarà interessante vedere che risposta avrà l'iniziativa, comunque si è fiduciosi considerato che l'animale ritenuto il simbolo della penisola, è sempre rimasto nel cuore degli istriani che per cause di varia natura hanno dovuto lasciare il focolare domestico. Intanto Rimane aperto ancora per una settimana il bando regionale per l'assegnazione degli incentivi agli allevatori della capra istriana. L'importo dipende dal numero di capi, comunque quello massimo è di 2.650 euro.
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