Il direttore dell'Istituto nazionale per la salute pubblica, Krunoslav Capak, ha manifestato perplessità nei confronti della Pfizer che ha ridotto le consegne dei vaccini alla Croazia del 30% nei prossimi 30 giorni. E ha parlato di ritardi pure nelle consegne del vaccino della Moderna, di cui dopo il primo febbraio sono attese 11.000 dosi. "Con i quantitativi disponibili", ha spiegato, "riusciremo a effettuare la vaccinazione di richiamo mentre per il resto la campagna dovrà venir rivista".
Intanto c’è attesa per il vertice di domani a Zagabria tra l’Unità di crisi nazionale e i competenti ministri sul possibile allentamento delle restrizioni. Sembra comunque che la Protezione civile croata voglia mantenere quelle in vigore ribadendo il "no" all’Unità di crisi istriana che sollecita la riapertura delle attività sportive all'aperto e soprattutto chiede autonomia decisionale sull'allentamento delle misure.
Segnaliamo infine che l'Associazione dei ristoratori chiede al governo l'erogazione una tantum nell'importo del 3% del giro d'affari del 2019 e la proroga degli incentivi per il mantenimento dei posti di lavoro.
Valmer Cusma