Una questione di vecchia data quella della carenza d'acqua potabile nell'area costiero carsica, soprattutto nei mesi estivi quando c'è un maggiore consumo e il fiume Risano non è in grado di soddisfare le necessità. Ricorderemo che dopo diversi tentativi andati a vuoto per individuare una fonte alternativa, lo scorso anno i sindaci dei comuni costieri, in collaborazione con le comunità locali, hanno intavolato un dialogo con il Ministero dell'ambiente al fine di trovare una soluzione ad una problematica molto sentita. Era stato individuato il bacino idrografico di Padež, e il fiume Suhorica, adesso la proposta è stata avallata dal Governo che ha inserito la fonte idrica nel piano regolatore dello stato.
L'acqua potabile è un bene pubblico, un diritto previsto anche dalla Costituzione, ed ha, secondo gli amministratori locali, un'importanza stategica per tutta la Slovenia, non solo per l'Istria. Con la soluzione a lungo termine proposta, almeno 50 anni, lo stato intende pertanto garantire una fonte aggiuntiva di approvvigionamento idrico per gli abitanti dell'Istria Slovena, accanto all'Acquedetto del Risano, e una riserva idrica per gli abitanti dell'entroterra carsico e del comune di Pivka (San Pietro del Carso), approvvigionati dagli Acquedotti di Sesana e Ilirska Bistrica (Villa del Nevoso). Per la realizzazione del progetto serviranno quasi 134 milioni di euro, di cui 6 per la documentazione.
Sarà finanziato dai mezzi di bilancio, dal Fondo per le acque e dal Fondo di coesione e dovrebbe venir realizzato entro la fine del 2027. La proposta del bacino di Padež aveva comunque trovato anche diversi pareri negativi come quello dell'Accademia slovena delle scienze e delle arti e del Consiglio di Stato che a luglio chiese al Governo di rivedere il piano per l'approvvigionamento idrico dell'Istria e del Carso, mentre d'altro canto il comitato parlamentare infrastrutture e ambiente in aprile bocciò la delibera con la quale di chiedeva al Ministero competente di riaprire il dossier e studiare nuovamente tutte le possibili alternative. (ld)