È ancora in carcere a Capodistria, Fabrizio Dante, l'ex terrorista nero arrestato nella città istriana la scorsa settimana. Dante è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'agente della polizia stradale Giovanni Di Leonardo avvenuto a Roma nel 1985. Il caso era stato riaperto dalla Digos nel 2014. A inchiodare il responsabile nuovi indizi, tra cui le sue impronte digitali trovate sulla volante del poliziotto assassinato. Dell'ex militante dei Nuclei Armati Rivoluzionari, 59 anni, si erano perse le tracce da Fiumicino, dove abita, dopo che la Cassazione, lo scorso 9 febbraio, aveva emesso la sentenza definitiva di condanna nei suoi confronti. L'accusa era quella di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi con finalità di terrorismo. Gli agenti della polizia slovena lo hanno fermato in un bar di Olmo, alla periferia di Capodistria. A Capodistria l'uomo è stato interrogato dai giudici. L'Italia ha già avviato le pratiche per l'estradizione. (red)
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