La prossima settimana riprenderanno le lezioni in presenza per il primo triennio della scuola elementare e riaprono gli asili a pieno regime. Lunedì è previsto lo screening di massa, i test rapidi obbligatori per i docenti e personale tecnico amministrativo presente a scuola, martedì il via all'attività didattica. Continueranno a seguire le lezioni a distanza gli alunni dalla quarta alla nona, gli studenti delle medie e gli universitari. Gli adolescenti sono tra le categorie che soffrono di più questa situazione "di chiusura" come rilevato ai nostri microfoni dalla psicoterapeuta Maja Bertok, che opera a Capodistria.
"Nella mia esperienza adolescenti e giovani sono una delle categorie che più patiscono questa situazione. La loro fase di sviluppo li esclude, li mette fuori dai contatti con i propri coetani e riscontro proprio in questo gruppo la difficoltà maggiore. E' questa un'era, una fase di sviluppo in cui bisogna comunque lavorare sull'autonomia. I ragazzi devono crescere e devono rapportarsi con gli altri e invece essendo rinchiusi in casa questa cosa è più difficile. Io ho sempre preso una chiave di lettura che in ogni difficoltà dobbiamo cercare delle opzioni con delle alternative a queste situazioni che sono critiche. Ai giovani con cui lavoro sottolineano sempre di stare in contatto con quello che sentono, con le proprie emozioni e di esprimerle come è possibile, anche scrivendo se non hanno nessuno con cui parlarne. Allo stesso tempo prendere anche la propria responsabilità e trovare, pianificare le cose che si prefissano come obiettivi. Però ovviamente il punto di vista che sono rinchiusi è una cosa che è molto critica, difficile allo stesso tempo. Un'altra cosa, che anche qui sono rimasta sorpresa, di solito si dice i giovani sono sempre sui social, non li interessano più le relazioni dal vivo, invece la mia esperienza è che i giovani gli vogliono contatti dal vivo, ne hanno bisogno. Vogliono avere una vita reale non solo virtuale." (ld)