È la Seconda guerra mondiale, e due nemici, Mario Lo Re e John Linton, “incrociano i loro percorsi di vita nelle acque del Mediterraneo”. La storia raccontata dall’autore nel romanzo storico, è basata su fatti realmente accaduti, almeno in parte, e si basa anche su personaggi esistiti, come i due protagonisti, ma anche su personaggi secondari, definiti “di fantasia”. Maurizio Lo Re, già Ambasciatore d’Italia in Lettonia e Console generale a Capodistria, ha voluto approfondire la storia di una persona a lui vicina, almeno dal punto di vista parentale: Mario Lo Re, una delle due figure principali del romanzo, nonché suo zio. Non aveva informazioni su di lui, non conosceva nemmeno la sua data di nascita, punti fondamentali che però in qualche modo lo hanno incuriosito a tal punto da scrivere “Il settimo mare”. Ma che significato c’è dietro questo titolo?
“Questo titolo si riferisce all'aspirazione dei due personaggi principali, che sono due persone effettivamente vissute, a solcare uno il settimo mare dell'antichità e l'altro il settimo mare dell'era moderna. Il primo è secondo capocannoniere, Mario Lo Re, che desidera solcare il suo settimo mare che è il Mar Rosso, mentre il comandante del sottomarino inglese, John Linton, sfida a solcare il sud Pacifico. Insomma, è un’aspirazione di vita in parallelo dei due personaggi principali.”
Maurizio Lo Re durante l’incontro ha cercato di non svelare troppo del suo romanzo, per lasciare la curiosità a chi deve ancora leggerlo, però ha voluto descrivere in modo particolare i personaggi. “I due protagonisti principali, ma anche altri personaggi secondari del romanzo erano dimenticati e quindi io li ho tirati fuori attraverso una ricerca storica e quindi diciamo rappresentano ombre del passato riportate alla luce e le loro vicende disegnano lo sfondo storico che li sovrasta."
B.Ž.