Foto: Radio Capodistria
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Il sindacato Fides è stato chiaro sul fatto che il conflitto con il governo potrà essere risolto solo attraverso il dialogo, che finora non c’è stato, e soprattutto, lo sciopero verrà portato avanti fino al 15 gennaio, nonostante l’avvio dei negoziati. Per l’intera giornata di oggi medici e dentisti scioperano contro l’inadempimento delle promesse del governo, circa i ritardi nella creazione di una struttura salariale per il settore sanitario, che dovrebbe regolare la specificità del lavoro dei medici, infermieri e tutti i collaboratori sanitari. Diverse manifestazioni e riunioni sono state organizzate dal personale medico, a partire da Nova Gorica, Novo Mesto, Celje e anche Capodistria, dove nella Casa della sanità i medici scioperanti si sono riuniti per fare un punto della situazione. La presidente del sindacato Fides di Capodistria, Tatjana Cvetko, ha elogiato l’ottima organizzazione che ha evitato di creare disagi, vista la mancanza dei servizi non urgenti per i pazienti. E nel caso non venissero adottate le misure richieste dal sindacato entro il 15 gennaio? La dottoressa Cvetko ha dichiarato che lo sciopero verrebbe sicuramente portato avanti. Ha aggiunto inoltre che questo è solo uno dei primi avvertimenti diretti al governo, nella speranza che quest’ultimo inizi ad includere i medici come attori fondamentali del sistema sanitario e per la risoluzione dei problemi dello stesso. Lo sciopero di oggi a Capodistria non ha provocato disagi, evitati anche a Pirano, mentre a Valdoltra, come nell’Ospedale generale di Isola, continuano ad essere curati tutti i pazienti che necessitano servizi urgenti, oltre ai minori di 18 anni, le donne in gravidanza e gli over 65. Inoltre, il trattamento dei pazienti che sono già ricoverati nelle strutture ospedaliere è rimasto invariato. Gli unici inconvenienti hanno interessato alcuni appuntamenti presso le cliniche, ma i pazienti sono stati tempestivamente avvisati della cancellazione delle visite.

B.Ž.