Indicatori economici in crescita per la regione costiero carsica che a livello nazionale, per i risultati ottenuti nel 2022, si colloca a metà classifica, sesta su 12. In testa la regione della Slovenia centrale con Lubiana. Il direttore dell'ufficio capodistriano dell'Agenzia per i servizi pubblici della Slovenia, Sandi Kravanja, ha snocciolato una lunga serie di dati che indicano l'andamento positivo dell'economia locale, sia per quanto riguarada le grandi imprese, che rappresentano il 95% del totale, i piccoli imprenditori, gli autonomi come pure le cooperative, che rappresentano invece lo 0,4% del totale, e tutto tenendo conto, ha detto, dell'inflazione che è stata del 10.3%.
A trainare l'economia regionale sono soprattutto il Porto e la filiale slovena con sede a Capodistria del gruppo OMV, che lo scorso anno pur rimanendo leader del comparto ha registrato ricavi minori rispetto al '21 per la decisione del Governo di calmierare i prezzi della benzina da marzo a giugno. Complessivamente le società della regione hanno registrato entrate per 6 miliardi e 500 milioni, un più 26% rispetto all'anno prima.
Buono il dato sull'occupazione cresciuto del 5% rispetto al '21. La crescita maggiore è stata registrata nel settore alberghiero e della ristorazione, più 11%. E' aumentata anche la paga media lorda dell' 8,5% ovvero 158 euro mensili, anche se sempre meno rispetto alla media nazionale.
Tra i comuni della regione costiero carsica primeggia Capodistria dove sono tra l'altro registrate la maggior parte delle grandi aziende, fanalino di coda Ancarano. Per quanto riguarda i privati il settore economicamente più forte e con maggior numero di dipendenti resta l'edilizia, mentre a fare il balzo maggiore è stato il settore legato agli eventi culturali, un 116% in più dovuto principalmente alla fine delle restrizioni covid e alla ripresa delle attività in questo settore.
Nelle statistiche dell'Ajpes non sono incluse banche e case assicuratrici. (ld)