Il silenzio subentrato dopo l'abbattimento avvenuto due mesi fa delle prime 14 costruzioni abusive finite sulla lista nera nella nuova campagna contro il fenomeno, era stato spiegato come un segnale di debolezza e impotenza delle autorità competenti nei confronti degli investitori senza le carte in regola.
Da più parti arrivano segnalazioni ai media locali, che le betoniere nei cantieri abusivi sono sempre in attività; dunque, certi investitori non sembrano affatto impressionati dalle dichiarazioni di guerra al mattone fuorilegge.
Però l’Ispettore capo di stato Andrija Mikulić intervenendo nell'aula parlamentare a Zagabria ha voluto precisare che le demolizioni riprenderanno eccome. “Le ruspe in Istria” ha detto “entreranno nuovamente in azione la settimana prossima, per una nuova tornata di rimozioni”. Non ha però precisato né quante costruzioni sono finite sulla nuova lista nera e nemmeno dove sono ubicate. Ha comunque tenuto a puntualizzare che nemmeno negli anni scorsi, si assisteva passivi al fenomeno.
“Dal 2019 a questa parte” ha spiegato “abbiamo ricevuto oltre 2.700 denunce di abusivismo edilizio ed effettuato 2.000 controlli e verifiche e rimosso 130 costruzioni fuorilegge”. Ha aggiunto che intanto le ruspe sono entrate in azione anche sulle isole dalmate di Lesina e Brazza.
Valmer Cusma