"Caro Cancelliere, Fin dai primi giorni dell'epidemia di COVID-19, la Contea dell'Istria ha reagito prontamente ed è stata la prima nella Repubblica di Croazia a introdurre una serie di misure restrittive". Con queste parole prende il via la lettera inviata al premier austriaco Sebastian Kurz dalla regione istriana e dai suoi sindaci. L'Istria rivendica il lavoro fatto per contenere il contagio, per il quale sono state fondamentali secondo i firmatari, "le mosse tempestive, decisive e responsabili del quartier generale della Protezione Civile della Contea Istriana e la grande disciplina dei nostri cittadini".
Con la missiva si intende appoggiare gli sforzi che il governo della Repubblica di Croazia sta facendo per raggiungere un accordo con i suoi vicini e con i paesi dell'Unione Europea per introdurre un regime epidemiologico a livello delle contee croate e non a livello dell'intero paese. L'Istria chiede, quindi, a Vienna di riconsiderare l'attuale regime che prevede la quarantena per tutti coloro che tornano dalla Croazia, trasformandolo in selettivo, "dato il quadro epidemiologico eccezionalmente buono in Istria e in nome delle relazioni di buon vicinato".
Inoltre, è stato inviato un nuovo appello al Primo Ministro della Repubblica di Slovenia, Janez Janša chiedendo anche in questo caso di la possibilità di introdurre selettivamente misure per la Croazia, a livello di regioni o contee.
Barbara Costamagna