È stata la presidente del sodalizio Martina Poropat a spiegare nei dettagli la preoccupante situazione. “Il rischio di vederci bloccato il conto è concreto in quanto registriamo un debito di quasi mezzo milione di kune inerenti a interessi, tasse e contributi vari”, ha detto aggiungendo: “Già nel 2016, quando sono stata eletta presidente, ho capito che qualcosa non andava. Gli ultimi documenti finanziari datavano al 2013 e perciò abbiamo dovuto fare una ricostruzione contabile che ha fatto emergere grosse incongruenze e ci ha indotti a richiedere una revisione dei conti. Nel luglio del 2018 ci è pervenuto il verbale dell’Ufficio delle entrate che registrava un debito pari a 452 mila kune”.
Per il momento il danno viene attribuito alla mala gestione dei precedenti responsabili mentre Martina Poropat ha ricordato che “solo alla fine dell’indagine che è tuttora in corso si potranno attribuire colpe e responsabilità; per ora non si può dire niente di più”.
“Anche l’Unione Italiana segue con grande attenzione l’evolversi della situazione e il fatto che la Giunta esecutiva si sia voluta riunire proprio a Castel Bembo ne è la dimostrazione”, ha dichiarato il presidente dell’esecutivo, Marin Corva, ricordando di aver avuto già diversi colloqui con la dirigenza vallese per comprendere quale strategia adottare per risolvere il problema ed evitare il peggio ovvero la chiusura di un sodalizio che quest’ anno registra 72 anni di attività.
Sarà possibile recuperare i 60 mila euro di debito accumulati dalla CI? “Questo sarà un problema perché sarebbero mezzi che noi non potremmo rendicontare”, ha spiegato Corva aggiungendo che comunque il problema va risolto ed i fondi vanno trovati e qualche spiraglio arriva anche dalla possibile proroga di pagamento che si dovrebbe ottenere una volta ricevuto il decreto dell’Ufficio imposte. “Si tratterebbe di 24 mesi entro i quali saldare i conti”, aggiunge Martina Poropat che non manca di ringraziare per i numerosi attestati di solidarietà.
“Dopo l’appello fatto in sede Assemblea UI, il 25 febbraio ho ricevuto numerose telefonate dai responsabili di altre Comunità degli Italiani ma anche da singoli connazionali che hanno offerto sostegno ed aiuto non soltanto morale ma anche finanziario. Ne sono felice e grata perché nei momenti difficili sappiamo dimostrare che esiste una Unione”, ha affermato la presidente della Comunità degli Italiani di Valle preoccupata oltre che dai danni materiali anche da quelli all’immagine del sodalizio. "Speriamo di risolvere quanto prima questa incresciosa situazione anche per evitare eventuali ripercussioni negative sulle molteplici attività portate avanti dal nostro sodalizio” ha concluso con una nota di ottimismo Martina Poropat.
Lionella Pausin Acquavita