Diversi i temi affrontati, praticamente sono quelli che Pirano si porta avanti da oltre 20 anni, “Pirano ha bisogno di una persona decisa, il Comune ha tutte le potenzialità per emergere, e io sono in grado di riportalo al successo e l’ho dimostrato con le aziende che ho guidato“ ha detto Mišič; Korenika ha invece spiegato che il vantaggio di correre con una lista propria è quello di non rischiare di essere schiavo degli interessi di partito “il nostro obiettivo è quello di lasciare Pirano in buone condizioni ai nostri figli, non ci serve un mago ma collaborare e valorizzare le persone”. Tra le accuse che i due si sono rivolti, Mišič ha detto che Korenika è troppo esclusivo, mentre Korenika ha parlato del controcandidato come di una persona che si trova in conflitto d’interesse nel ricoprire incarichi pubblici. Entrambi hanno poi rilevati che hanno molti punti programmatici comuni a riguardo Mišič dicendosi sicuro della vittoria ha detto di essere disposto a collaborare con piacere con Korenika, questi ha rifiutato l’offerta bollandola come una chiara provocazione. Sulle polemiche degli ultimi giorni che riguardano le ingerenze di personaggi che utilizzano i partiti per perseguire interessi particolaristici Mišič ha detto “che ha tolleranza zero a riguardo e ha fatto l’esempio delle pressioni che ha subito nell’affittare gli spazi della spiaggia di Portorose”, Korenika invece respingendo le insinuazioni mosse su possibili aiuti esterni, ha detto che conti alla mano la loro campagna è stata finanziata con i loro fondi. Tra i temi scottanti quello del risanamento della municipalizzata Okolje, della quale Mišič ne è direttore, i conti in verde secondo quest’ultimo sono il frutto delle sue abilità manageriali, mente secondo Korenika, l’azienda non è fallita solamente grazie all’intervento del Comune e non grazie alle capacità manageriali di Mišič. Diverse le posizioni sul degrado della città di Pirano, secondo Korenika la città va ripopolata e gli appartamenti in dotazione del comune ristrutturate e messi a disposizioni delle famiglie, mentre la questione delle automobili a Pirano andrebbe affrontata in comune accordo con i cittadini. Secondo Mišič invece Pirano come le altre città dell’Istria d’inverno tendono a svuotarsi “necessitano di soluzione invece solo i problemi infrastrutturali”. Sul ripristino del toponimo di Santa Lucia invece secondo Korenika la Comunità nazionale italiana può immediatamente far valer questa richiesta “ha il mio pieno sostegno” dice Korenika sgiungendo che per la versione slovena sarebbe invece sensato indire un referendum. Per Mišič questo tema è di importanza marginale, “io non ho alcun problema nel parlare di Santa Lucia o Sveta Lucija“ ha detto. Sulla scelta del vicesindaco italiano entrambi hanno detto che rispetteranno il nominativo individuato dalla can. Korenika ha poi sottolineato che è a favore della figura del vicesindaco professionista a tempo pieno.
Dionizij Botter