Al Parco naturale di Strugnano, partner pilota delle iniziative sotto l’egida delle ogm europee, si è unito in seguito il Comune di Ancarano in quanto gestore di quello di Punta Grossa. Le principali attività comprendono i progetti in corso da qualche anno, ossia “Adotta un lembo di costa” e “SUPer ristoratore”, (acronimo di Single Use Plastic). Al primo partecipano sei adottanti, uno dei quali il ginnasio “Sema” che ripuliscono e classificano i rifiuti di almeno cento metri di costa due volte all’anno. Se i risultati della classificazione dei rifiuti di Strugnano indicano che il rifiuto più presente nel perimetro sono i mozziconi di sigaretta, prima di plastica e vetro, a Punta grossa sono gli ultimi due a prevalere sull’immondizia.
“Abbiamo avuto successo in questo progetto sotto l'organizzazione del MIO-ECSDE della Grecia e Internet Plastic Busters. Abbiamo realizzato “Adotta la costa” e “Ristoratori senza plastica monouso”, entrambe le attività sono rivolte a combattere l’inquinamento marino e la plastica monouso, oltre a sensibilizzare i visitatori sul problema dei rifiuti nell'ecosistema marino” ha spiegato Br Ha spiegato Brina Knez, consulente-esperto per la vigilanza ambientale al Parco di Strugnano, in occasione della premiazione di alcuni tra i primi 30 partecipanti che nel 2020 hanno aderito all’iniziativa “Super ristoratore”, ossia, così la Knez, “un ristoratore che riduce l'uso della plastica”. In certi casi l’utilizzo della plastica monouso è diminuita del 70 per cento, con dei finanziamenti aggiuntivi che si spera di ottenere, ha ribadito l’esperta, si può fare ancora di più.