“Obiettivo della sottoscrizione, oltre che alla difesa dell’area verde di Pola c’è la volontà di far emergere la voce dei cittadini, non ascoltata dalla politica locale”, sono tornati a ricordare gli esponenti dell’iniziativa civica Za Lungomare/per Lungomare soddisfatti delle 11.000 firme raccolte in una quindicina di giorni e necessaria all’indizione di un referendum sul futuro della zona che si estende in pratica dalla rada di Valcane a quella di Valsaline e dove dovrebbero trovare spazio un albergo e altre strutture ricreativo-turistiche. Favorevoli agli investimenti – ricordiamo - tutte le forze politiche che compongono il Consiglio cittadino tranne gli esponenti di Možemo/Possiamo. Commentando i risultati della sottoscrizione pro-referendum, il sindaco, Filip Zoričić, ha detto che se tutto si dimostrerà regolare si andrà al referendum. “La mia esperienza politica è iniziata grazie ad un’iniziativa civica e perciò anche quando le opinioni divergono intendo rispettare gli sforzi e l’attività dei cittadini”, ha detto Zoričić molto critico invece nei confronti della piattaforma Possiamo, ex partner di coalizione, definiti “ipocriti e bugiardi”. “Non ho conosciuto né favorito alcun investitore e solo persone malintenzionate possono affermare il contrario”, ha detto ancora il sindaco di Pola. Per quanto riguarda la procedura, dopo un controllo delle firme da parte degli organizzatori, queste saranno inoltrate - per tramite del Consiglio cittadino - al Ministero per l’amministrazione pubblica che avrà 60 giorni di tempo per acconsentire o meno il referendum che quindi il Consiglio cittadino polese potrebbe indire entro la fine di ottobre.
(lpa)