Pubblico numeroso al Museo archeologico dell'Istria a Pola per la presentazione del libro "Fojbe, mit i stvarnost" ossia "Le foibe, mito e realtà" di Davor Mandić. L'autore è uno storico, già operatore museale, molto attivo nelle strutture sociopolitiche ai tempi dell'ex Jugoslavia. Nel volume di 559 pagine, edito dalla sezione istriana della Società dei letterati croati, l'autore, come sottolineato dal giovane storico connazionale David Orlović, elabora nella maniera più esauriente fatta finora, gli eventi storici dell'autunno 1943 in Istria legati alla capitolazione dell'Italia. Nell'articolo sulla presentazione del libro pubblicato dal portale Istra 24, lo stesso Orlović avrebbe apprezzato le pagine in cui Davor Mandić si sofferma citiamo "sulle manipolazioni propagandistiche, soprattutto da parte italiana, con riferimento particolare al caso della giovane Norma Cossetto morta uccisa", fine citazione. Però i fatti ampiamente documentati o documentabili parlano chiaro: la studentessa istriana 23.enne Norma Cossetto, venne seviziata, torturata e violentata dai partigiani di Tito e poi buttata nella foiba di Villa Surani dove fece una fine atroce. Quindi è perlomeno storicamente aberrante e inopportuno riportare l'episodio nel contesto delle citate manipolazioni propagandistiche da parte italiana. Poi, accostare le foibe al concetto di mito, come dice il titolo del libro, appare un tentativo fuorviante dalla realtà. E tra poco più di un mese ricorrerà il Giorno del Ricordo.
Valmer Cusma
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