Il campanile di Capodistria vanta una ricca storia alle spalle. Realizzato in stile romanico, prima come costruzione a sé stante, poi nel 1488 annesso al Duomo dell'Assunta. Rappresentò un importante punto strategico fortificato di difesa, davanti al portone di entrata si trovava una scalinata in pietra dalla quale l'araldo riuniva i cittadini per comunicare loro i messaggi e le proclamazioni dei podestà. Il grande orologio, il cui meccanismo è stato ora ristrutturato, che si trova in mezzo al campanile risale all'anno 1463, la campana di San Nazario, la campana funzionante più antica, fu realizzata nel 1333 nella fonderia dei maestri Giacomo e Niccolò da Venezia, è tornata a risuonare per l'occasione.
Il sindaco di Capodistria Aleš Bržan: "Non è che suonerà proprio ogni giorno, ci sono in effetti campane comunali che segnano il tempo e quelle liturgiche che suonano quando ci sono le messe e i riti sacrali."
Di proprietà municipale, il campanile è stato oggetto di un importante restauro durato circa 8 mesi, costato circa 450mila euro. Un orgoglio per il comune di Capodistria e per il primo cittadino.
"E' sicuramente un bel momento perchè qualsiasi volta si fa qualcosa sui nostri edifici storici ne siamo contenti. Quindi oggi riapriamo il campanile soprattutto l'interno è restaurato, io credo molto molto bene, e bisogna anche guardarlo non solo vederlo."
Gli interventi non sono finiti qui. "Sicuramente ce ne saranno, poi si vedrà pian piano, ci sono ache dei progetti come mettere, tipo una linea del tempo, con tutti i fatti storici della nostra città dentro il campanile" il sindaco ai nostri microfoni.
Presente alla solenne inaugurazione anche il parroco di Capodistria, Primož Krečič. "Il campanile è il simbolo della città, è proprio questa linea che va al cielo. Quando si incontrano il cielo e la terra allora c'è la città e c'è la vita. Auguro anche a tutta la città di collegare queste due dimensioni e fare una vita collegiale, una vita di prosperità" le sue parole. (ld)